Sicuramente per i casinò fisici non è un momento roseo, sono anni che le sale da gioco in Italia hanno subito una diminuzione delle presenze e di conseguenza del fatturato. Fino a qualche anno fa avevano un appeal che invogliava le persone a frequentarli ma ora l’hanno perso.
Prima giocare alla roulette o a Chemin de Fer in questi luoghi c’era la presenza del bel mondo ma ora nel 2021 questi luoghi non sono più considerati come affascinanti e lussuosi. Oggi si assiste ad una prolificazione delle piattaforme online per giocare e vengono utilizzate da giovani e meno giovani. Bisogna tenere sempre bene a mente che le piattaforme devono essere sicure e per giocare provate ad entrare in https://www.casinoaams.eu/recensioni/starvegas/ e divertirvi.
Le regole del gioco online sono identiche a quelle delle piattaforme con l’aggiunta della comodità in quanto quest’ultime permettono di entrare a qualsiasi ora e dovunque uno sia. Anche l’anonimato gioca a favore perché non tutti hanno voglia di esporsi. L’utilizzo di smartphone permette la libertà a 360° di giocare e divertirsi anche in viaggio o nelle pause dal lavoro.
Italia, casinò in crisi
Torniamo un attimo indietro nel tempo e consideriamo che fino al 2018 i casinò autorizzati erano 4 nel nostro Paese. Parliamo di Sanremo, Venezia, Campione d’Italia e Vallée di Saint-Vincent. Oggi da quattro siamo passati a 3 dopo il fallimento dichiarato dal tribunale di Como nel 2018 di Campione d’Italia.
Fallimento dovuto ad un debito superiore ai 130 milioni di euro e i curatori che lo stanno gestendo hanno dichiarato che per riaprirlo servono, oltre alla copertura dei debiti, altri 50 milioni di euro. Situazione quasi analoga la sta vivendo il casinò di Saint-Vincent con insolvenza da oltre tre anni. Presenti istanze di concordato preventivo e richieste del tribunale di Aosta ma per il momento sembrerebbe scongiurato il rischio di default anche se 60 milioni di debito ci sono.
Sia Saint-Vincent che Campione non sono mete altamente turistiche la prima perché è isolata e non comodissima da raggiungere mentre la seconda è un semplice paese. Campione ha fatto un errore enorme nel basare la sua economia solo sui casinò creando una criticità al suo sviluppo.
Casinò all’attivo Venezia e Sanremo
Sanremo e Venezia sembrano passarsela un pochino meglio rispetto agli altri due. Venezia vanta un fascino che nessun’altra casa da gioco può raggiungere. Situato all’interno di un palazzo rinascimentale che si affaccia sul Canal Grande e riconosciuto come primo casinò al mondo fondato nel 1638.
La loro fortuna è di essere situati in luoghi di alto turismo specialmente quello di Venezia perché la città detiene il titolo di seconda meta preferita dagli italiani. Sanremo oltre al mare vanta anche la presenza turistica di alto livello. Nei secoli passati l’aristocrazia frequentava la città come luogo di vacanza.
Cambiare ma come e con quale formula?
Con la presenza delle piattaforme online che stanno spopolando l’unica possibilità per i casinò fisici è quella di inventare qualcosa di nuovo rispetto alla base classica di un casinò. Forse potrebbe essere utile analizzare il casinò di Las Vegas per capire quali variazioni o implementazioni occorrono per migliorare l’immagine e ridiventare attivi come prima.
Las Vegas ricava poco dal gioco dai casinò si parla di un 20% perché tutto il resto deriva dai vari intrattenimenti che la città offre. Artisti internazionali, musical, Cirque du Soleil affiancati anche da eventi internazionali come gli incontri di boxe e i tornei di poker. Oltre agli adulti qui si è pensato, per rendere la città vivibile anche dalle famiglie, di creare parchi divertimento per i bambini e l’ospitalità degli hotel è ottima e situati in posizioni strategiche.
La riflessione da fare è una soltanto per i casinò italiani: rimanere così come sono e rischiare la chiusura se non il fallimento o modificare e migliorare per rimanere in vita e forse anche più forti di prima? Con un gioco di parole possiamo dire che ora sta a loro mettersi in gioco perché è in gioco il loro futuro.